A me piace ricordarlo così.

Questo carattere aperto all’infinito non è ancorato a barriere territoriali . bolognese, attaccatissimo alla sua città, sente forte il richiamo della natura, dell’universo e soprattutto del mare, elemento che sente a lui connaturato e il cui richiamo è presente in quasi tutte le sue canzoni, in alcune in modo dirompente. Bolognese del Sud : il Tirreno di Sorrento, l’Adriatico delle Tremiti, lo Jonio di Milo. Da Caruso ad Anema e core, da Siciliano a Kamikaze : il suo ampio respiro trasforma l’inquietudine profonda in serena tensione verso nuovi obiettivi. Come stesse sempre preparandosi a scoccare la freccia di un arco teso al massimo; senza trascurare il sociale con impegno schivo e generoso.Profondo, come il mare che amava cantare.
A me piace ricordarlo così.
“STRONZETTO DELL’ETNA”
«Non per lucro, ma per gioco e per amore» produce vino Lucio Dalla, dalle vigne intorno alla sua casa di Milo, nel Catanese, «qualche migliaio di litri, sia bianco sia rosso, destinati alla mia tavola, al consumo sulla barca e soprattutto agli amici. Vedo che piace molto ai miei ospiti, risponde ai miei gusti e questo già mi basta». Perfettamente in linea con tale “filosofia” la scelta del nome, tutt’altro che commerciale: “Stronzetto dell’Etna”. «Mi dicono che quello bianco sia di qualità veramente eccellente e perciò ho deciso di spiantare gradualmente il rosso ed uniformare la produzione su quella che gli esperti definiscono qualità superiore» sostiene l’artista bolognese che sull’etichetta, disegnata dal suo amico Mondino, compare vestito da derviscio. ( supereva.it)
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