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Posts Tagged ‘secessione Sud’

 

 

 

 

Quella di Vittorio Feltri è una vera ossessione se continua a spararle grosse nei confronti del Sud. I casi sono due, anzi tutti e due : da un lato cerca di alimentare il razzismo di alcuni suoi amici nordisti-razzisti, e dall’altro, attaccando i meridionali con argomentazioni fantasiose e mendaci, scarica le frustrazioni dei barbari ignoranti che soffrono del complesso di inferiorità nei confronti della razza terrone, dotata di un valore aggiunto importante, valore-sud appunto, che rende la gente meridionale intelligente, capace, coraggiosa aldi là di ogni ragionevole dubbio. E generosa. La generosità, caratteristica che è costata cara al popolo meridionale, perchè proprio questa virtù lo ha sospinto a sposare la causa unitaria per la quale molti, tanti, troppi hanno combattuto da eroi, come anche alcuni miei avi. Ci credevano, ci hanno creduto, ahimè, ma una volta raggiunta l’unità nazionale sono cominciati i guai. Gli sciacalli nordisti hanno compiuto la spoliazione criminale del mezzogiorno rubandone risorse umane e materiali e riducendo il meridione a colonia del cosiddetto nuovo stato. E noi, quelli del Sud, l’unica, vera, prima Italia, ci siamo accontentati delle briciole. Ne siamo consapevoli, si può sbagliare e si può fare tesoro degli errori  per cercare di rimediare. Perchè il motivo al quale si appella l’ultima, del 22 giugno 2019, reprimenda abbastanza logorroica del direttore Feltri sul suo giornale, è costituita dal fatto che l’Italia sarebbe divisa in due per quanto riguarda le autonomie regionali. Secondo Feltri il Sud sarebbe contrario alle autonomie. E ci definisce “affamati”: certo che lo siamo, siamo affamati di giustizia e verità. Io, esimio Direttore, non solo sono d’accordo per l’autonomia del mio territorio, ma sostengo che il Meridione tutto dovrebbe SECEDERE, abbandonare un’organizzazione statale unitaria che ci ha solo causato danni ingenti, molti irreparabili ahimè ! Abbiamo detto tante e tante volte a Vittorio Feltri come stanno le cose, ma forse dovrebbe leggere qualche libro di storia che gli manca e sarebbe ora la smettesse di sputare sentenze gratuite sulla base del nulla. La presunzione di conoscere il Meridione è una sua costante : facesse un giro nel Sud Italia a toccare con mano il polso della gente e si renderebbe conto personalmente di cosa pensano i Terroni., gli indigeni di Terronia, ma forse lo sa e sa pure di affermare il falso, di costruire castelli di carta velina per compiacere se stesso e i razzisti- nordisti come lui. Lasci stare i terroni , appartengono a una razza superiore, non può capirli.

 

Solo per rinfrescare la memoria qualche chiosa del 2011 e del 2013

Le favole inverosimili di un giornalista in-Feltri-to

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foto di Peppe Caridi

 

L’altra sera a Puntonotte, la trasmissione di approfondimento di Canale 5 si è assistito ad uno spettacolo indecente e osceno. Il tandem Salvini-Feltri blaterava con le ormai  solite  e stantie balle sul fatto che il Sud in Italia pesi sulle finanze del Nord. A tenere testa ai due un Sansonetti fermo, deciso e risoluto a fare chiarezza. Salvini porta avanti i suoi soliti discorsi sostenendo che se ogni regione potesse usufruire delle tasse che i suoi cittadini pagano le tre  “super” regioni del Nord starebbero benissimo : e si parla naturalmente della famosissima Salerno-Reggio Calabria. In proposito Sansonetti fa notare che i lavori dell’autostrada meridionale li fa l’Impregilo che paga le tasse su quei lavori in Lombardia, fa notare che Riva ,l’imprenditore dell’Ilva, è lombardo e in Lombardia ha il domicilio fiscale.E’ , di fatto il Nord, dunque, che vive sulla groppa del Sud e non viceversa.  Feltri continua dicendo che in Lombardia è da ben 35 anni che non si costruiscono autostrade e Sansonetti ribadisce che se si fossero fatte, quelle arterie, allora, oggi il sud si troverebbe nella stessa situazione lombarda. Sansonetti fa notare ancora che in Germania, dopo la caduta del Muro, avvenuta nel 1989-24 anni orsono, per portare l’Est ai parametri del Nord, si è sostenuta una spesa superiore di ben 180 volte  all’impegno dello Stato italiano verso il meridione e   che in Italia in 150 anni di cosiddetta unificazione è mancato il coraggio di fare una cosa del genere. La chicca del vittorioso giunge  naturalmente alla fine, quando, ormai a corto di argomenti, Feltri si rifugia in una  topica colossale affermando che sono i calabresi a non volere l’autostrada per problemi sociali, perchè, come gli avrebbero detto i suoi informatori, da quelle parti c’è la ‘ndrangheta.

Queste sono lezioni di”come ti trasformo la storia a mio uso e consumo”

Vigliacco, il Feltri,  perchè afferma il falso con la consapevolezza che di falsità si tratta. Il fatto è che quando si predicano a ripetizione, queste mendacità e corbellerie finiscono per diventare verità anche, purtroppo, per alcuni meridionali stessi con i paraocchi che sparano a zero  sul proprio territorio e sul proprio ambiente socio-economico-antropologico.

Io da razzista-terrona non voglio i barbari in casa mia e insisto nel dire che noi, quelli del Sud, i veri Italiani, ci dovremmo staccare dai virus lego-nordisti e annientarli senza pietà, rendendoci autonomi con la secessione.

Caro Feltri non mi incanti.

 Il Vittorioso

Qualche anno fa su Libero, il quotidiano diretto allora da Vittorio Feltri, campeggiava in prima pagina un titolone a  diverse  colonne “Il Ponte sulla groppa del Nord”, nel quale il giornalista esprimeva il suo parere contrario alla realizzazione dell’opera sullo Stretto a motivo della notevole spesa finanziaria che avrebbe dovuto sopportare il Nord del nostro Paese.

Io  scrivevo subito al Direttore Feltri sostenendo le ragioni di un meridione che dall’unificazione in avanti ha costruito e mantenuto l’opulenza del famigerato Nord, chiedevo a Feltri maggiore obiettività e lo informavo che non avrei mai più comprato il suo giornale. Naturalmente non mi aspettavo alcuna risposta,  ( figuriamoci ! ) mi premeva  sicuramente  che Feltri mi leggesse.

A me piace rendermi conto in qualche modo del mondo che mi circonda per cui, alcuni mesi orsono, ho comprato Il Vittorioso, il libro con il quale Feltri si racconta e, allora, a pagina 71, scopro che Feltri, da buon giornalista e da ottimo direttore di giornale che tiene moltissimo alle tirature, afferma che considera un dovere, testuali parole sue, rispondere  soprattutto ai lettori che oppongono divergenze di opinioni. Da queste considerazioni devo desumere che la mia lettera gli sia sfuggita…….! perchè io non ho avuto alcuna risposta.

Feltri, però, dimostra di non conoscere la realtà del mezzogiorno  d’Italia, perchè a pagina 228, sempre dello stesso testo, leggo : “…C’è una coalizione trasversale, da destra a sinistra, costituita prevalentemente da meridionali, che non hanno nessun interesse a votare un federalismo serio, sarebbero dei cretini a volerlo. Lo vogliono solamente i leghisti. Gli altri fingono di volerlo, ma lo saboteranno.” E il collega intervistatore Lorenzetto gli fa eco :” Infatti la secessione viene chiesta soltanto dal Nord, mai dal Sud.Con l’eccezione di Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, che mi ha dichiarato d’essere promto ad andarsene domattina”.

Ebbene io sono una cretina  dell’ Italia Terrona, quella originale, perchè il Nord ci ha rubato  anche il nome proprio, sono una cretina  meridionale della provincia di  Reggio Calabria, che sostiene insieme a tanti altri cretini terroni meridionali che sarebbe quanto mai necessaria la nostra separazione dal resto della penisola, dalla quale separazione avremmo tutto da guadagnare. Se questa dimensione non emerge in maniera perentoria dipende in parte dalla incapacità di molti osservatori, tra i quali ci sta sicuramente Feltri, in parte dalla sonnolenza indotta ai terroni da informazioni, veri e propri martellamenti, ingannevoli, falsi e mendaci. Stia tranquillo il Direttore : c’è un intero popolo in cammino….

Ho citato due considerazioni espresse da Feltri nel suo libro biografico che io non condivido perchè so per certo che i fatti descritti non rispondono a verità. Sugli altri contenuti del libro, dunque,  non mi posso esprimere, perchè il dubbio che ci possano essere altre incongruenze mi rimane.

Come dire che nonostante Feltri con la sua aria da antipatico, stimolasse in qualche modo il mio interesse verso la sua credibilità, alla luce delle esperienze maturate devo riconoscere che anch’egli è attirato dai fuochi fatui di Mammona e da considerazioni  superficiali di facciata, di parte e poco obiettive, con buona pace del giornalismo serio e critico, che cerca la verità.

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 Il Vittorioso  

Qualche anno fa su Libero, il quotidiano diretto allora da Vittorio Feltri, campeggiava in prima pagina un titolone a  diverse  colonne “Il Ponte sulla groppa del Nord”, nel quale il giornalista esprimeva il suo parere contrario alla realizzazione dell’opera sullo Stretto a motivo della notevole spesa finanziaria che avrebbe dovuto sopportare il Nord del nostro Paese.

Io  scrivevo subito al Direttore Feltri sostenendo le ragioni di un meridione che dall’unificazione in avanti ha costruito e mantenuto l’opulenza del famigerato Nord, chiedevo a Feltri maggiore obiettività e lo informavo che non avrei mai più comprato il suo giornale. Naturalmente non mi aspettavo alcuna risposta,  ( figuriamoci ! ) mi premeva  sicuramente  che Feltri mi leggesse. 

A me piace rendermi conto in qualche modo del mondo che mi circonda per cui, alcuni mesi orsono, ho comprato Il Vittorioso, il libro con il quale Feltri si racconta e, allora, a pagina 71, scopro che Feltri, da buon giornalista e da ottimo direttore di giornale che tiene moltissimo alle tirature, afferma che considera un dovere, testuali parole sue, rispondere  soprattutto ai lettori che oppongono divergenze di opinioni. Da queste considerazioni devo desumere che la mia lettera gli sia sfuggita…….! perchè io non ho avuto alcuna risposta.

 Feltri, però, dimostra di non conoscere la realtà del mezzogiorno  d’Italia, perchè a pagina 228, sempre dello stesso testo, leggo : “…C’è una coalizione trasversale, da destra a sinistra, costituita prevalentemente da meridionali, che non hanno nessun interesse a votare un federalismo serio, sarebbero dei cretini a volerlo. Lo vogliono solamente i leghisti. Gli altri fingono di volerlo, ma lo saboteranno.” E il collega intervistatore Lorenzetto gli fa eco :” Infatti la secessione viene chiesta soltanto dal Nord, mai dal Sud.Con l’eccezione di Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, che mi ha dichiarato d’essere promto ad andarsene domattina”.

Ebbene io sono una cretina  dell’ Italia Terrona, quella originale, perchè il Nord ci ha rubato  anche il nome proprio, sono una cretina  meridionale della provincia di  Reggio Calabria, che sostiene insieme a tanti altri cretini terroni meridionali che sarebbe quanto mai necessaria la nostra separazione dal resto della penisola, dalla quale separazione avremmo tutto da guadagnare. Se questa dimensione non emerge in maniera perentoria dipende in parte dalla incapacità di molti osservatori, tra i quali ci sta sicuramente Feltri, in parte dalla sonnolenza indotta ai terroni da informazioni, veri e propri martellamenti, ingannevoli, falsi e mendaci. Stia tranquillo il Direttore : c’è un intero popolo in cammino….

Ho citato due considerazioni espresse da Feltri nel suo libro biografico che io non condivido perchè so per certo che i fatti descritti non rispondono a verità. Sugli altri contenuti del libro, dunque,  non mi posso esprimere, perchè il dubbio che ci possano essere altre incongruenze mi rimane.

Come dire che nonostante Feltri con la sua aria da antipatico, stimolasse in qualche modo il mio interesse verso la sua credibilità, alla luce delle esperienze maturate devo riconoscere che anch’egli è attirato dai fuochi fatui di Mammona e da considerazioni  superficiali di facciata, di parte e poco obiettive, con buona pace del giornalismo serio e critico, che cerca la verità.

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