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Archive for Maggio 2013

benvenuti a tavola

La fiction di Canale 5 narra uno spaccato di vita sociale attuale tra Nord e Sud, tra il cuoco meneghino e quello terrone, in un confronto abbastanza realistico. a parte alcuni aspetti sui quali qui non intendo soffermarmi che richiamano l’Operetta, cosa condivisa da altre trasmissioni similari come per esempio Il medico in famiglia di Rai uno, con situazioni surreali. Cose che, comunque, fanno parte del contesto tenuto conto anche del fatto che spesso la realtà supera la più fervida immaginazione. L’aspetto su cui qui e ora mi voglio soffermare è un altro e riguarda la cultura maschilista che domina tuttora e Pietro Valsecchi, tra l’altro bravo autore  di molte narrazioni televisive, non ne è esente. Dunque, il cuoco terrone autore di uno scritto culinario durante la conversazione con il giornalista, vero anche nella finzione, Alessio Vinci, chiede alla moglie “per favore”  ( e il per favore non serve a sminuire la grossolanità del caso) di prendere il libro e la moglie subito corre ad espletare il compito. Quale differenza enorme avrebbe avuto sullo sviluppo dei fatti se Paolo Perrone si fosse recato personalmente a prendere il suo libro? Se l’autore, Valsecchi appunto, ha dato questa interpretazione significa che anche lui è vittima consapevole di quei luoghi comuni che vedono nel meridione l’uomo-marito protagonista e dominus e la donna-moglie servile e servizievole verso di lui, una comparsa-schiava. Purtroppo queste rappresentazioni mandano dei messaggi che spesso vengono assimilati anche incosciamente e che fanno tendenza. Personalmente da donna del Sud , lontana dalle rivendicazioni femministe perchè penso che il rispetto della dignità della persona umana non debba fare distinzioni di sesso, di genere, di età, o di latitudini e di ruoli familiari e quant’altro, che ha lavorato per anni in ambiente prevalentemente maschili con pari dignità tra tutti i colleghi, con una famiglia a maggioranza di genere  maschile, mi indigno ad assistere a spettacoli di questo tipo, sicuramente di cattivo gusto, giusto per restare in tema gastronomico e pare che Valsecchi sia pure un buongustaio!

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