Ogni tanto devo scrivere pure di cucina anche perchè senza il pane quotidiano, è difficile sopravvivere. Devo premettere che io non ho la preoccupazione del cibo o di cosa cucinare, in famiglia usiamo dire che si mangia “quello che c’è”. Sono stata abituata così sin da piccola, e questo modus vivendi mi è tornato utile durante gli impegni professionali. E pure adesso che non ho vincoli obbligatori extra, questa dimensione mi fa affrontare il cibo con una certa nonchalance. Però, però io amo cercare e sperimentare anche in cucina e spesso mi sbizzarrisco a provare pietanze le più diverse per soddisfare la mia curiosità, che deve essere evidentemente un vizio di famiglia se, come spesso accade, Rita, mia figlia, ogni tanto mi segnala delle pietanze nuove, giusto per allargare il mio repertorio. Poi ci metto del mio, lavorando di fantasia, anche perchè non sono molto legata alla cosiddetta tradizione, che, secondo me, è un processo dinamico, evolutivo, che si forma e varia strada facendo con contaminazioni e modifiche continue. A onor del vero, non solo Rita, anche Gianni, il mio secondogenito, mi stuzzica con prodotti e cibi dell’altro mondo, alla lettera, perchè lui è sempre in giro in paesi diversi e spesso mi trasmette ricette insolite , che mi piace sperimentare. Fatte queste doverose premesse, vengo al nocciolo della questione.
Qualche giorno fa, dunque, Rita mi segnala la ricetta, pescata casualmente in rete, di una pasta al pesto di barbabietola. Mi potevo esimermi dal cimentarmi in questa esperienza? Giammai. Prima di tutto mi devo procurare l’ingrediente principale, la barbabietola appunto. ragion per cui domenica di buon mattino vado a Piazza Carmine, al mercatino di Campagna Amica ( una iniziativa lodevole), organizzato dalla Coldiretti. Non ci sono barbabietole : lì per lì rimango male, ma poi vado nel rifugio, il negozietto aderente alla stessa iniziativa e sempre aperto e lì trovo gli ultimi tre tuberi. Tornata a casa preparo la pasta al pesto di barbabietola, che abbiamo gustato e degustato con piacere domenica a pranzo. Esperimento riuscito, posso inserire, così, la pietanza nel mio ricettario. Di seguito descrivo la ricetta, tra l’altro, semplicissima, casomai qualcuno fosse interessato.
Ingredienti
Barbabietole
Basilico tritato, preferibilmente a mano con il coltello e dal marito, o dall’uomo di casa
Noci o pinoli o mandorle tritate
Pistacchi, ridotti in granella
Parmigiano
Succo di limone
Panna ( opzionale)
Aglio ( io ne ho fatto a meno )
Sale
Olio
Pepe (opzionale)
Erbe aromatiche a piacere
Pasta, formato a piacere, corta o lunga, normale, di farro, integrale va bene uguale
Preparazione
Prima di tutto bisogna preparare le barbabietole, che ho lessato per circa mezz’ora; poi le ho sbucciate e ridotte in poltiglia, quindi ho aggiunto tutti gli altri ingredienti
Cotta la pasta ho aggiunto il pesto, e guarnito con la granella di pistacchi
Il pranzo è servito.
Facile no ?