La storia della scuola elementare “Principe di Piemonte” di Reggio Calabria. La sua costruzione cominciò negli anni successivi al terremoto nella vasta area adiacente al Castello Aragonese, per terminare solo nel 1925. La scuola, intitolata a Umberto, figlio di Vittorio Emanuele III e principe di Piemonte, è stata protagonista della vita cittadina e tutt’oggi rappresenta uno dei plessi elementari più importanti di Reggio Calabria. L’autrice, attraverso un meticoloso lavoro di ricerca, ha consultato una notevole mole di documenti custoditi negli Archivi di Stato, del Comune, della Curia e della stessa scuola. Si scoprono vari episodi che riguardano la vita della città, e molti personaggi illustri che sono cresciuti in quelle aule.
E’ andata così.
I casi della vita sono strani.Quando l’ insegnante di storia del mio primogenito, mi ha chiesto collaborazione per ricercare notizie sulla scuola, intesa come plesso scolastico, non avrei mai potuto immaginare il seguito. Silvia, la docente, sollecitata da un impulso del libro di testo che invitava ad avviare i ragazzi alla ricerca iniziando dalla propria scuola anche perchè argomento più immediato, aveva cercato negli archivi della stessa scuola, inesistenti, e poi in altri luoghi come biblioteche e archivi più o meno pubblici. La proposta mi interessa perchè sono molto curiosa, amo conoscere il passato, soprattutto quello del mio territorio, e mi piace l’ odore dei libri ingialliti dal tempo. La ricerca non è stata facile per il fatto che non abbiamo memoria storica e buttiamo tutto, proprio come si usa dire mandiamo via il bambino con l’ acqua sporca. Ci vuole del tempo, dunque, e infine la ricerca si conclude, per modo dire naturalmente, perchè in questo settore non si finisce mai. Grazie all’ attenzione del Dott. Franco Arcidiaco, titolare della Casa Editrice ” La città del Sole”, in questo mese di dicembre 2008 il lavoro viene pubblicato.Lo strano del caso sta nel fatto che il titolo del libro è ” Il Principe di Piemonte”, che rappresenta sin dalla sua fondazione la titolazione della scuola. Come dire a ognuno il suo! Sono, per nascita e per formazione, meridionalista convinta e sono certa che i malesseri della mia terra, il Meridione appunto, derivino dalla unificazione politica secondo una organizzazione centralista e coloniale dello Stato. Dare alla mia fatica questo titolo mi crea un certo non so che, ma in questo caso deve avere la priorità il rigore scientifico della storia e poi il Principe di Piemonte, forse, tutto sommato, è stato anche lui uno strumento….
LA PRESENTAZIONE – 17.04.2009
Suggestioni ‘reali’ per “Il Principe di Piemonte” di Mimma Suraci
Mentre i ‘grandi’ ripercorrono la storia e le vicissitudini della scuola, i ‘piccoli’ alunni danno vita a coinvolgenti canti che il pubblico apprezza con grande entusiasmo e simpatia: in questo scenario è stato presentato nei locali della scuola elementare Principe di Piemonte l’omonimo saggio storico che ripercorre le tappe della struttura scolastica di piazza castello, scritto da Mimma Suraci e edito dalla Città del Sole.
Per percepire che tipo di ambiente si respira oggi nella scuola, basta semplicemente guardare negli occhi questi bambini che, felici, cantano un repertorio che va dal classico alle parodie nei confronti dell’amatissimo dirigente, Enzo Zolea, fino alla vita tra i banchi di tutti i giorni.
In un’Aula Magna gremita di curiosi, appassionati ed ex studenti attirati dall’eco di un libro che ripercorre la storia della loro scuola, che si interseca con quella della città, il testo è stato presentato dalla professoressa Rita Spanò in modo molto dettagliato, approfondito e appassionato.
E ancor prima di presentare il libro, la prof.ssa Spanò ha voluto presentare l’autrice, citando il suo blog ( https://mimmasuraci.wordpress.com/ ) e sottolineando il grande attaccamento di questa donna ai luoghi della sua storia e del suo territorio.
Una donna – Mimma Suraci – che ha sempre testimoniato, come afferma Rita Spanò, di avere una grande necessità di capire la storia.
E la storia del Principe di Piemonte, oltre che andare di pari passo con la storia della città di Reggio, è un pò anche la storia di qualcosa che l’autrice sente suo: pur non essendo stata un’allieva di quest’istituto, l’ha però vissuto in modo assolutamente vicino e diretto quando, da mamma, ci ha visto crescere i suoi tre figli.
La prof.ssa Spanò ha inoltre sottolineato il ruolo di Giuseppe Valentino, allora Sindaco della città, che si è battuto strenuamente con grande convinzione e sentimento per tutelare gli interessi della città e fare in modo che la scuola si realizzasse presto e bene nel rispetto delle regole vigenti.
Lo storico Franco Arillotta ha contestualizzato la realizzazione della scuola nel periodo post-terremoto del 1908 con la solita grande attenzione.
E’ intervenuto anche il monsignor Nunnari che, con una relazione che sapeva tanto di amarcord, ha ripercorso la sua storia da ex alunno e ha emozionato l’uditorio con numerosi, divertenti, ricordi personali.
La stessa sensibilità, emozione e lo stesso phatos hanno caratterizzato l’intervento del maestro Domenico Modafferi e del dirigente Enzo Zolea, che ha anche presentato una mostra sui reperti storici di una scuola che ha più di 85 anni e con i documenti sulla storia della scuola (progettazione, delibere, accatastamenti ecc. ecc.) recuperati dall’autrice per la stesura del libro. I documenti rimarranno conservati nell’archivio della scoula, in cui è comunque ancora possibile visitare la mostra.
La serata s’è conclusa con un ricco buffet realizzato dai genitori dei bambini che frequentano il Principe di Piemonte.
Quegli stessi bambini che, sempre con il sorriso sulle labbra, tra un intervento e l’altro durante la presentazione cantavano a squarcia gola la gioia di vivere e di frequentare una scuola così nobile al centro della città.
Le immagini della presentazione:
La mostra allestita al Principe di Piemonte, è ancora visitabile
è stata una magica festa. grazie a tutti.