Scrivere a caldo dopo aver visto con pathos una brutta partita della squadra del cuore non è proprio il massimo del piacere, ma ormai sono convinta : la Reggina è malata: si è così immedesimata nell’ aria di crisi economico sociale che si respira nel mondo che si è ammalata di depressione, nonostante il nostro territorio in verità abbia risentito solo marginalmente della cosiddetta crisi, per il semplice fatto che la nostra è una economia di servizi piuttosto che industriale. In questo senso possiamo dirci privilegiati e dovremmo utilizzarne le opportunità in maniera proficua.La Reggina, dunque, è malata, perchè, di fatto, io continuo a vedere la stessa squadra della stagione passata; anche se molti giocatori sono cambiati, la musica è sempre la stessa: sembrano tutti stanchi, calcolatori piuttosto che calciatori, speranzosi che la propria presunta superiorità tecnica e lo stellone alla fine facciano il miracolo. Come è successo a Cesena, che un colpo di fortuna ci ha permesso di rubare 3 punti; come è accaduto oggi al Granillo che un analogo colpo di fortuna ci ha permesso di racimolarne uno. Però applaudiamo il manierismo di Brienza, che si sente autorizzato ad effettuare finezze di calcio stratosferico, mentre noi siamo umani. I nostri ragazzi, a mio avviso, dovrebbero fare un bagno di umiltà, e scendere in campo per giocare con l’anima e con la rabbia sana che serve per affrontare sfide importanti, con convinzione e con la consapevolezza che per realizzare i sogni bisogna crederci e che i nostri sogni camminano sulle nostre gambe: non è importante se non siamo grandi, importante è stare sempre tutti insieme per potere scalare anche le montagne più alte. Bisogna crederci, ma la depressione è una brutta malattia per la quale urge la terapia di un medico molto bravo, che corra al capezzale della mia Reggina.
Archive for agosto 2009
Il male oscuro della “mia” Reggina
Posted in Attualità, Reggio Calabria & dintorni, tagged 29 agosto 2009, Brienza, Cesena-Reggina, club amaranto, crisi economica, crisi socio-economica, Franco Brienza, Granillo, il male oscuro della mia reggina, il male oscuro della Reggina, la depressione della Reggina, la Reggina è malata di depressione, la Reggina di Novellino, Lillo Foti, Novellino, presidente Foti, Reggina, reggina amaranto, Reggina Brienza, Reggina calcio, Reggina nel cuore, Reggina-Padova, Reggina-Padova 29 agosto 2009, serie B, squadra amaranto, stadio Granillo, stadio Oreste Granillo, tifosi reggina calcio, Walter Novellino on agosto 29, 2009| Leave a Comment »
Il Lippi pensiero
Posted in Attualità, Di tutto un pò, tagged allenatore nazionale italiana, convocati Nazionale, la navigazione di Lippi, le esternazioni di Lippi, Lippi allenatore del PD, Lippi e Mourinho, Lippi trainer del PD, Lippi tuttologo, Marcello Lippi, Pd, pensiero politico di Lippi, una voce on agosto 26, 2009| 1 Comment »
L ieti
I mmensamente conoscere
P ensiero
P olitico
I lluminante
habemus, finalmente,il nuovo allenatore della sinistra, naturalmente PerDente, che si produce in esternazioni svariando indisturbato nei settori sociali più disparati, come un tuttologo navigato.
Sentivamo la mancanza di questa voce.
Giuliani e il radon dello Stretto negli USA: nemo propheta in patria
Posted in Attualità, Reggio Calabria & dintorni, Salute, tagged Area dello Stretto, Capo d'Orlando-Catania-Aspromonte, Franco Perdichizzi, Giampaolo Giuliani, Giuliani, Giuliani e il radon, Giuliani fa sul serio, Giuliani non scherza, Gran Sasso, nemo propheta in patria, radon, radon e terremoti, San Francisco, Stretto di Messina, studi sul radon, terremoto di reggio e messina, terremoto L'Aquila, Usa on agosto 25, 2009| 3 Comments »
Giuliani e il radon dello Stretto a S. Francisco
Progetto del ricercatore Giampaolo Giuliani per l’Area dello Stretto
Palizzi: padre e figlio reggini ritrovano antica ancora navale nel corso di un’immersione
Posted in Attualità, Reggio Calabria & dintorni, tagged due reggini trovano ancora navale di duecento anni fa, Importante scoperta nei fondali di Palizzi, padre e fifglio reggini, Palizzi, Reggio Calabria on agosto 23, 2009| 1 Comment »
I fondali calabresi restituiscono un altro reperto del passato. Intorno alle 13.30, oggi, nelle acque di Palizzi, due persone, padre e figlio di Reggio Calabria, nel corso di un’immersione subacquea hanno rinvenuto e recuperato un’ancora navale di circa duecento anni fa. I due cittadini reggini hanno immediatamente avvertito i carabinieri, affinchè l’oggetto rimanesse custodito fino a quando, presumibilmente domani, alcuni membri della Soprintendenza dei Beni Culturali non si recheranno sul posto per effettuare un esame preliminare sull’ancora navale.
srtill.it
Microbo intelligente per la colite
Posted in Attualità, Salute, tagged batterio per la colite, Carding, colon irritabile, Gut, ingegneria genetica, microbo intelligente per la colite, microbo-dottore, proteina umana KGF-2 on agosto 23, 2009| 4 Comments »
Frutto dell’ingegneria genetica, il batterio viene ingerito
Alzheimer: dormire troppo è un indicatore del rischio ?
Posted in Attualità, Salute, tagged alzheimer, dormire troppo, dormire troppo fa male, dormire troppo indicatore di rischio?, pennichella, ricerca condotta in Spagna, sonnellino pomeridiano on agosto 17, 2009| 1 Comment »
- i dati devono però trovare ulteriori conferme
Questa l’ipotesi di ricercatori spagnoli. Che mettono sotto accusa anche il sonnellino pomeridiano
ROMA – Secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Neurology da ricercatori spagnoli dormire troppo potrebbe essere un segnale precoce della predisposizione ad alcune malattie neurologiche, fra cui il morbo di Alzheimer.
LO STUDIO – Esperti dell’ospedale universitario di Madrid sono arrivati a questa conclusione dopo aver studiato 3.286 persone dai 65 anni in su, indagando sulle loro le abitudini di vita, soprattutto relative alle ore di sonno in un’intera giornata. I volontari sono stati poi seguiti per tre anni e 140 hanno sviluppato demenza senile. Dalle analisi effettuate è emerso che chi è abituato a superare le canoniche otto ore di riposo a notte correrebbe (il condizionale è d’obbligo) un rischio doppio di ammalarsi di Alzheimer, così come chi non resiste a coricarsi un’oretta dopo pranzo. Secondo gli studiosi, il dormire troppo potrebbe essere sia un segno di malattie neurodegenerative sia un fattore di rischio: «Abbiamo rilevato una forte associazione fra questi due elementi – evidenzia Susanne Sorensen, a capo dell’indagine – anche se la spiegazione non è ancora chiara. Eppure, un sonno eccessivo e l’abitudine di dormire nel pomeriggio sembrano amplificare di molto il pericolo di insorgenza dell’Alzheimer nei successivi tre anni di vita. Ma – precisa – potrebbe anche darsi che la necessità di riposo sia un segnale “incompreso”di malattia, che poi si sviluppa successivamente».
CONSEGUENZE – Chi dorme molto deve dunque cominciare a preoccuparsi? E ancor di più se ama la pennichella pomeridiana? Ovviamente no. Basti pensare a quanti studi dicono che il sonnellino fa bene, o a quanti dicono che domire è un toccasana e non dormire una vera maledizione per la salute. Va precisato che questo genere di studi sono sicuramente interessanti a livello scientifico perchè aggiungono tasselli ai grandi puzzle che formano la conoscenza complessiva su un argomento , ma difficilmente portano subito a conseguenze dirette, come del resto ha precisato anche la dottoressa Sorensen, che ha affermato: «C’è comunque bisogno di ulteriori approfondimenti, proprio perchè solo un terzo dei malati riceve una diagnosi precoce e precisa». Insomma un’ipotesi suggestiva e interessante. ma per ora ancora un’ipotesi
17 agosto 2009
corriere.it
Tumori cerebrali: italiani scoprono meccanismo-chiave
Posted in Attualità, Salute, tagged Anna Lasorella, Antonio Iavarone, columbia university, importante scoperta contro i tumori, New York, tumori cerebrali, tumori cerebrali: italiani scoprono meccanismo chiave on agosto 17, 2009| Leave a Comment »
È il deficit di una proteina fondamentale per lo sviluppo delle cellule nervose a partire dalle staminali
Antonio Iavarone e Anna Lasorella |
NEW YORK – Una scoperta che potrebbe portare a nuove terapie contro tumori al cervello e malattie neurologiche è stata annunciata da due ricercatori italiani della Columbia University Medical Center di New York. Antonio Iavarone e Anna Lasorella hanno identificato una nuova funzione per la proteina Huwe1, una molecola che si è rivelata indispensabile per la corretta programmazione delle cellule staminali del cervello a formare neuroni durante lo sviluppo dell’ embrione di topo. La nuova scoperta ha anche rivelato che la stessa proteina viene eliminata durante lo sviluppo dei tumori del cervello più maligni che colpiscono bambini e adulti (glioblastoma multiforme).
LA SCOPERTA – Durante la formazione del cervello nell’embrione, le cellule staminali del sistema nervoso si dividono a una velocità molto alta prima di dare origine alle cellule nervose mature, i neuroni. Perché questo processo avvenga in maniera corretta, le proteine che mantengono le cellule nello stato staminale ed immaturo devono essere eliminate.
Iavarone e Lasorella studiando le cellule staminali normali hanno osservato che la proteina Huwe1 è fondamentale in questo processo di distruzione di proteine non più necessarie, programmando così la normale formazione di neuroni maturi dalle cellule staminali neurali. La dottoresssa Lasorella ha dimostrato che nel topo, in assenza di Huwe1, le cellule staminali si moltiplicano invece in modo incontrollato per cui la formazione dei neuroni è compromessa e lo sviluppo del cervello procede in modo anomalo. Poiché sia le cellule staminali che le cellule tumorali condividono la capacità di crescere molto rapidamente, il dottor Iavarone ha ipotizzato che l’ attività di Huwe1 possa essere carente nelle cellule dei tumori del cervello nell’ uomo. Per verificare questa ipotesi Iavarone ha analizzato e confrontato i livelli di Huwe1 nel cervello normale e nei tumori cerebrali e ha trovato che l’attività di Huwe1 è molto più bassa nei tumori. La sofisticata analisi dei dati che ha indicato che la attività di Huwe1 è carente nei tumori è stata possibile grazie ad un algoritmo computazionale generato da un altro ricercatore italiano, Andrea Califano, responsabile del Centro di Bioinformatica applicata allo studio dei tumori alla Columbia University di New York.
PROSPETTIVE – «La perdita di Huwe1 potrebbe essere una importante tappa nello sviluppo dei tumori cerebrali più maligni, i glioblastomi multiformi, e una modalità mirata di terapia per questo tipo di tumori potrebbe derivare se riuscissimo ad aumentare la funzione di Huwe1 nelle cellule tumorali» ha spiegato Lasorella. «Il nostro studio è una conferma di quanto sia necessario capire a fondo la funzione normale di un gene per poterne decifrare il suo ruolo nei tumori umani» rinforza Iavarone. «La manipolazione di Huwe1 nelle cellule staminali del cervello potrebbe consentire una corretta ri-programmazione di queste cellule e permettere la rigenerazione delle cellule neurali che vengono perse nel corso di malattie neurodegenerative. Inoltre, ci aspettiamo che riportando al normale l’attività di Huwe1 nelle cellule dei tumori cerebrali di pazienti in cui Huwe1 è assente potremo fermare la crescita del tumore». La ricerca è pubblicata alla rivista Developmental Cell, che le ha dedicato la sua copertina
I TUMORI DEL CERVELLO – I tumori del cervello sono tra i più devastanti tumori sia nell’adulto che nel bambino. Secondo l’associazione americana per i tumori cerebrali, i tumori del cervello sono la principale causa di morte causata dal cancro nei pazienti al di sotto di 35 anni. L’incidenza di tumore al cervello è di circa 3 per 100 mila per anno e circa i ¾ dei pazienti affetti da questa forma di tumore muoiono per la mancanza di cure efficaci. Nei bambini i tumori del cervello sono la forma più comune di cancro dopo la leucemia e sono la causa più frequente di morte da tumore solido.
17 agosto 2009
corriere.it
I Bronzi di Riace
Posted in Attualità, Reggio Calabria & dintorni, tagged i Bronzi, i Ronzi di Riace on agosto 16, 2009| 5 Comments »
16 agosto 1972 : a Portu Farticchiu nel Mare Jonio di Riace in provincia di Reggio Calabria Stefano Mariottini trova due statue imponenti, i Bronzi.
Sull’argomento Bronzi di Riace si può leggere anche :
-I Bronzi di Riace Polinice ed Eteocle?
-I Bronzi di Riace tra stupore e mistero
– A prescindere di Pitos. Un elemento imprescindibile di una storia davvero magica
– Sospetti scolpiti nei…. Bronzi
– Rita Spanò su La questione dei Bronzi di Riace
– I Bronzi devono restare a casa loro
Da Brindisi, una Pennetta …indelebile
Posted in Attualità, Di tutto un pò, tagged Brindisi, Cincinnati, Federico Luzzi, Flavia Pennetta, Gabriel Urpi, Oronzo papà, palermo, Pennetta da Brindisi, top ten tennis, torneo Los Angeles, una Pennetta indelebile on agosto 13, 2009| Leave a Comment »
«Ho trovato me stessa.
E un nuovo amico»
Flavia Pennetta e il suo momento d’oro: «Ora le top 10 e un sushi con Valentino Rossi»
Flavia Pennetta |
Con la vittoria al torneo di Los Angeles, la brindisina è salita al numero 12 della classifica e punta all’ingresso tra le migliori
MILANO — Sulle strade della California, viaggiando con il finestrino abbassato e il vento nei capelli, ha trovato quello che cercava da tempo. Flavia Pennetta da Brindisi, il made in Puglia più noto all’estero dopo le friselle, sorride dall’altra parte del telefono e del pianeta: «Cosa cercavo per fare finalmente il salto di qualità? Facile: me stessa…». Due top 10 (Petrova e Zvonareva), un’ex n. 1 (Sharapova) e un’australiana bollente (Stosur, n. 19) trafitte da un tennis mai così concreto («Più andavo avanti, meglio giocavo: in finale mi riusciva tutto!»), ottavo torneo in carriera ma Los Angeles è indubbiamente il più importante, è la linea d’ombra tagliata a 27 anni da numero 12 del mondo («Le migliori dieci del ranking sono lì, se gioco bene un altro torneo prima degli Us Open posso toccarle. E, credimi, ci tengo un casino »), con quella frase che l’amatissimo papà Oronzo pronunciò dieci anni fa e che ancora le ronza, molesta, nelle orecchie: «Chissà se la mia bambina arriverà nelle prime 200…»
Flavia è una tennista d’esportazione da quando aveva 14 anni, ha capito subito che il mondo sarebbe stato il suo playground, ha preso casa a Barcellona e in Puglia torna giusto per trarre linfa fresca dalle radici. Alla vigilia della trasferta negli Usa è andata al mare a Rosamarina con nonna e le sue amiche, «lei nerissima, io bianca latte, mi ha spalmata di crema e siamo state due giorni a chiacchierare, dentro e fuori dall’acqua», perché prima di partire alla conquista di Los Angeles parlando uno slang d’alta classifica sentiva il bisogno di masticare un po’ di lessico familiare. Con il coach spagnolo Gabriel Urpi comunica in catalano misto a italiano («Ma quando m’incavolo sbotto in dialetto pugliese…»), con l’angelo custode Federico Luzzi (era per l’amico portato via a 28 anni da una leucemia fulminante quel dito al cielo dopo il match point) una lingua del cuore muta e invisibile; alle più forti giocatrici del mondo ormai dà del tu senza arroganza, forte della consapevolezza dei suoi mezzi, e ci sarà un perché se, quando s’incrociano in spogliatoio, Venus Williams saluta per prima. «Hi Flavia». La vita può cambiare in un istante. Un dritto sulla riga. Un servizio buono di un soffio. «Sto giocando bene da un po’ ma il vero clic è interiore, morale, di testa». Sta bene, e si vede. Fuori, ma soprattutto dentro. «Ho capito dove vuoi andare a parare e no, non sono fidanzata. Nessuna storia vera. Ho deciso che posso farcela anche da sola. E un giorno, a Carlos Moya che mi mollò per un’altra, mi toccherà dire grazie perché mi ha fatto scoprire cose di me che non conoscevo».
Ci sono nuovi pensieri, al di là della coscienza collettiva di far parte di un gruppo di donne straordinarie per lo sport italiano: «Ho seguito da lontano le imprese della Pellegrini e della Filippi al Mondiale di nuoto: non c’è niente da fare, noi siamo più determinate, se ci mettiamo in testa qualcosa non ci sfugge, non abbiamo paura di sbagliare e di dirci la verità, anche se fa male. Un uomo per lasciare una donna può impiegare anni, campa cavallo… Ecco perché non è facile trovare relazioni di qualità, che comportino un’assunzione di responsabilità e decisioni importanti». Ci sono nuovi traguardi («Le top 10, fare meglio dei quarti a New York, il Master di fine anno») e nuovi amici. Uno di essi corre in moto con una certa bravura, Flavia impazzisce per i motori e l’incontro con Valentino Rossi ha prodotto un’amicizia ad alto rischio di flirt, se mai i due fuoriclasse riuscissero a mangiarsi una pizza insieme. Soli. «Ci siamo conosciuti a Wimbledon nel 2007, quando lui venne invitato da Federer. Io sono andata a fare il tifo a Valencia e all’Estoril, siamo usciti con i suoi amici, quando passano da Barcellona li porto a mangiare nel mio sushi bar preferito». Allarme rosso. «Ma non ci vediamo mai, te lo giuro». Però, d’incanto, gli sms di corteggiamento di certi calciatori («Io nemmeno li conosco, ti rendi conto?») si sono interrotti. «Riuscire a incontrarsi in calendari così fitti è impossibile. Però Vale è simpatico… ». Attenzione. «Non è mai venuto a un torneo ed è meglio che continui a non farlo… ». Farsi desiderare, ecco. Molto donna. Molto Flavia.
Gaia Piccardi
11 agosto 2009
Il falò di Mia Martini
Posted in Attualità, Di tutto un pò, tagged il falò di Mia Martini, lacrime di San Lorenzo, stelle cadenti, X Agosto on agosto 11, 2009| Leave a Comment »
Cantero’ – se vuoi – ma non credermi
Stelle nelle tasche piu’ non ho
E tu – non sai – volare piu’ – piu’ – piu’ in alto
Nel viso della sera che nasce
Sulla spiaggia coi falo’
Cantero’ – per noi – che non siamo piu’
piu’ forti – di quel po’ – di gioventu’
Che sta – bruciando dentro e poi – finira’
Nel viso della sera che nasce
Sulla spiaggia coi falo’
Dimmi che vuoi – che puoi – darmi felicita’
E sotto – la mia pelle nascera’
Per te un dolce fiume che – cantera’
La mia speranza d’esser donna
E la tua bocca poi lo berra’
Dimmi che il posto mio non sto per perderlo
Dentro la mia fiaccola tu sei
Ma se – non sai bruciare piu’ – resta ancora
Insieme canteremo e legnia
Porteremo al nostro falo’
Dimmi che vuoi – che puoi – darmi felicita’
Apri le tue braccia e se ne andra’
La mia tristezza finalmente sara’ un esplosione
Di stelle cadenti sopra i fuochi gia’ spenti dei falo’
Sole no! Non puoi – piu’ mandarci via
Rosso stai salendo sempre piu’
Lui sta dormendo il mare sa’ – quanto amore
Mi ha dato e mi dara’ rubando il viso di una sera