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Archive for marzo 2023

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Da molti anni si fanno ricerche sulla capacità di pensare di esseri viventi non umani : nella flora e nella fauna , scienziati documentano con prove importanti che animali e piante hanno sensibilità che possono risalire, in qualche modo, ad una forma di pensiero. Ben vengano queste ricerche che aprono orizzonti sconfinati. Il fatto è che, però, contemporaneamente, secondo me, da molte parti si è impegnati ad atrofizzare la mente degli umani, togliendo loro proprio quella dote fondamentale qual è la  capacità di pensare e il guaio maggiore è che lo si fa in nome della cosiddetta scienza’ Ahimè che disastro ! Come insegna la storia, la scienza si fonda sul dubbio e proprio grazie a questo principio sono state fatte molte scoperte in tutti i campi dello scibile, della conoscenza, con sacrifici anche estremi di molti scienziati che per difendere le proprie cognizioni, suffragate da rigide documentazioni, sono andati incontro a torture e anche alla morte, vittime del misoneismo di maniera degli autocratici di turno, che rifiutano ogni innovazione in molti campi , arroccati in una specie di limbo dominante, dove tutto è immobile senza alternative. Senza qui voler riprendere i fatti del tribunale dell’Inquisizione con la caccia alle streghe e altre atrocità simili, dei quali la storia ha rendicontato successivamente, voglio adesso soffermarmi sui fatti recenti che hanno coinvolto me, come cittadina italiana, insieme a qualche altro per la verità, da tre anni abbondanti a questa parte. proprio da gennaio/febbraio 2020 quando il panico di un virus “sconosciuto” dilaga da nord a sud senza soluzione di continuità. Ricordo, mentre subivo abusi e  soprusi, che rimangono scolpiti in maniera indelebile nella mia memoria, ricordo i pareri di alcuni scienziati, che ponevano, sin da subito, un approccio al virus diverso, con cure personalizzate e tempestive. Aldilà del Professore Montagnier, già premio Nobel per la medicina, e del Prof messinese Giulio Tarro, che seguo da sempre per i suoi pareri scientifici, ci sono stati molti, moltissimi medici che hanno curato i propri pazienti, secondo il giuramento di Ippocrate, che devono pronunciare tutti i medici professionisti, con guarigioni eccellenti e mortalità zero anche di persone cosiddette fragili e anziane. Questi medici però sono stati oscurati dai mezzi di informazione di Stato e maltrattati da coloro che detenevano le leve del comando nazionale della sanità e della politica, le istituzioni preposte alla cura della “res pubblica”, l’hanno violentata in tutti modi . Dai tamponi, inutili e non attendibili, alle chiusure di scuole e uffici; dalle mascherine, che non filtrano il virus, ai banchi a rotelle, con uno sciupio di soldi pubblici incalcolabile. Per raggiungere l’apoteosi con i vaccini e il relativo “passaporto verde” e conseguente sospensione dal proprio quotidiano di chi si rifiutava di fare da cavia. Secondo racconti che abbiamo visto nei film, ma consideravamo surreali, fantastici, quando invece la realtà ha superato ogni pur fervida immaginazione. Case farmaceutiche, che hanno pagato fior di quattrini per danni causati da cosiddetti vaccini già sperimentati, quelli che vengono inoculati nell’infanzia, in men che non si dica hanno apparecchiato il tavolo con la pozione magica, da sperimentare “obbligatoriamente” e direttamente sui cittadini, che, per farsi iniettare il miracoloso siero, si devono dichiarare consapevoli-volontari sottoscrivendo una “liberatoria”. I privilegiati sarebbero stati coloro che avevano compiuto gli 80 anni e il prodotto doveva essere mantenuto alla temperatura di meno 80 gradi centigradi. Ben presto però, strada facendo, il siero acquista proprietà taumaturgiche e può, anzi deve, essere iniettato a tutti senza condizione nè di età nè di conservazione del prodotto. Chi si rifiuta è messo all’indice e gli vengono tolti i diritti fondamentali previsti dalla Costituzione come il diritto alla vita, alla libertà individuale, all’autodeterminazione, al lavoro, In nome, e con l’alibi, dell’emergenza lo Stato compie crimini indegni del vivere civile, calpestando diritti umani imprescindibili.

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Il popolo accetta, andando al suicidio perchè ormai è in anestesia totale, anzi in coma irreversibile e non riesce ad elaborare un minimo pensiero logico, ipnotizzato da tv e stampa, complici di affari loschi, perchè di questo si tratta : alla base delle decisioni politiche e sanitarie c’è un giro vorticoso di soldi sulla pelle di persone inermi., e  le conseguenze sono devastanti, ma nascoste dall’omertà istituzionale.
Evidentemente anche le procure italiane erano in coma, altrimenti non avrebbero permesso tante violenze e abusi su cittadini, che pagano le tasse regolarmente. Qualche sentenza, per la verità, in questi tre anni c’è stata a tutela della libertà individuale di qualcuno che non si è piegato ai soprusi, ma ha avuto valore limitato purtroppo e poca diffusione, poca risonanza mediatica.

E pure la Corte dei Conti, spesso vigile nelle spese istituzionali, non è intervenuta mentre le sostanze del popolo venivano sperperate in spese inutili e loschi affari.
In questi giorni vengono alla ribalta due notizie relative a questi misfatti statali : l’eventuale nomina di una Commissione d’inchiesta parlamentare e il rinvio a giudizio di diverse persone responsabili della tragedia nella bergamasca e dintorni.

Personalmente non so come e se  si  svilupperanno questi due percorsi, il mio disincanto mi porta a dubitare di risultati efficaci, anche perchè ancora l’omertà di Stato continua a nascondere la verità e a proporre rimedi miracolosi, che nulla hanno di scientifico. Sono state assassinate centinaia di migliaia di persone, perchè sono state vietate le cure appropriate, mentre politici e sanitari intascavano denari a iosa e mentre i mezzi di informazione si vendevano alla menzogna di stato, che elargiva somme considerevoli perchè venissero avvalorate. .

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Mi riferisco qui particolarmente ai vaccini, che, oltre alla superficialità con la quale sono stati inoculati a tappeto, senza alcun criterio logico-scienifico, hanno generato uno scandalo vergognoso, che nasconde gli effetti avversi, con tanti morti e tanti danni fisici e morali.Si tratta di un’ulteriore carneficina operata dalle Istituzioni, proprio quei presidi che dovrebbero tutelare la salute e il benessere del popolo..

Per nascondere i disastri sanitari e politici, i responsabili italiani implorano l’alibi dell’emergenza e la diffusione universale del virus; ma non è così. L’Italia,  ha guidato un disastro imitato anche in altri Paesi, sollecitati dalla considerazione nell’immaginario collettivo della sanità di eccellenza italiana , mentre le case farmaceutiche, propagandavano e distribuivano urbi et orbi  cosiddetti vaccini in cambio di  soldi pubblici.  Molte altre Nazioni, che hanno affrontato il virus in autonomia, hanno avuto molti meno decessi, per i quali l’Italia porta il record negativo, purtroppo.

Eppure bastava poco .

-curare i malati a casa tempestivamente con cure personalizzate e secondo il giuramento di Ippocrate

-tenere presente che un virus decade nei diciotto mesi circa dalla sua comparsa

-tenere ben presente che un vaccino, per essere valido ha bisogno di anni e anni di sperimentazione

-tenere presente, come insegnano i manuali di medicina, che durante le pandemia non si fa uso di vaccini, perchè, così facendo, si stimolano le formazioni di varianti

Completamente e perfettamente  l’opposto delle decisioni adottate in Italia.

Invece no : l’Italia offende e umilia la Carta Costituzionale, con abusi e soprusi di vera e propria tirannide, altro che democrazia.

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L’urlo è una parola di verità chiara e trasparente sulle menzogne che circolano sul fenomeno dell’immigrazione irregolare.
L’urlo è la verità dei doppi standard europei che sostengono di volere elezioni libere, giuste e democratiche in Libia.
E’ l’urlo di una coscienza viva, consapevole e cosciente.
Un urlo morale, politico, culturale, intellettuale, un urlo di umanità, l’urlo dell’uomo verso i suoi simili in un tempo di interessi e di assenza di principi.
C’è qualcuno che risponde ?
Bengasi 15/08/2022
Dott. Abdul Hadi Al-Huweej

Spesso mi capita di pensare che sia il libro a scegliere me e non viceversa. Il fatto è che ancora una volta non so come e dove ho visto che l’argomento di questo scritto mi interessava e sono subito andata in libreria. Era dicembre, prima di Natale, il libro è arrivato dopo più di due mesi e l’ho finito di leggere il giorno della tragedia di Crotone. Forse non a caso. La tratta criminale di esseri umani che si svolge ormai da decenni in diverse parti della terra, trova un punto cruciale nel mediterraneo, quel mare crocevia di culture e civiltà, ormai ridotto a cimitero di centinaia di migliaia di persone senza nome e senza volto.Il problema “migranti” rappresenta per me motivo di sofferenza, come una ferita che non cicatrizza e, in proposito, ho scritto già in questo luogo. Michelangelo Severgnini con il suo !L’URLO, mette il dito nella piaga che sanguina e per scriverne qualcosa devo fare una forzatura su me stessa perchè il pensiero diventa dolore acuto, ma non posso sottrarmi al dovere di manifestare nel mio piccolissimo la mia rabbia e la mia indignazione, su un commercio infame, che annulla l’essere umano, trattato come merce da barattare.

urlojpg.

Una “narrazione fiabesca nei paesi d’origine è ipnosi collettiva per cui le parole diventano formule, vessilli identitari avulsi dal reale” -“Migrante” in lingua italiana è participio presente del verbo “migrare”….il participio presente indica che l’azione di migrare si sta compiendo in questo momento e protagonista ne è la persona che così si definisce….tuttavia nel caso dei dannati della Libia è quantomeno fuorviante definirli “migranti”, usando un participio presente. La pressochè totalità di loro non migra più da diversi anni. rimasta intrappolata in Libia, la maggior parte di loro vorrebbe addirittura tornare a casa. e un migrante che vuole tornare a casa è un ossimoro. perchè se torna a casa, smette di migrare, quindi smette di essere un migrante-
I numeri sono semplicemente impressionanti : 700.000 presenti in Libia, 43.000 rifugiati; trattati come schiavi in quelli che si sono veri e propri campi di concentramento. E ” l’Italia è come una mosca in volo da una merda all’altra allo scopo di preservare qualche interesse ( leggi petrolio) per se stessa. L’Italia non sa scegliere il lato giusto” : così dice Il giglio di Tripoli, una splendida donna intellettuale che deve restare nell’anonimato.
” Schiavitù, torture, estorsioni, denutrizione, malattie, morte. Tutto ciò non interessa…. si compie nel mare :altare sacrificale sul quale accendere i riflettori e consumare questo rito pagano in onore del dio denaro, in una sbornia neo-liberista con chierici di sinistra e chierici di chiesa ad officiarne la liturgia”.
L’intromissione della NATO nella vita della Libia condiziona la libertà e la libera espressione del popolo. ” La menzogna è un atto di guerra. E l’Itala è in prima fila sul fronte della manipolazione della realtà”” la consegna del silenzio consente al premier Draghi, alle cancellerie europee e alla stampa servile che ne scrive, di presentare la situazione libica completamente capovolta”.
Il racconto documentato di Severgnini è duro e raccapricciante: A 360 gradi, non risparmia nessuno in questo spettacolo tragico che si svolge con complicità di quelli che nell’immaginario collettivo sono considerati i salvatori. Dai barconi ai barchini, dalle ONG alle Associazioni cosiddette umanitarie , dai politici alla chiesa è tutto un coro ipocrita che predica solidarietà ( termine bruttissimo) e accoglienza mentre semina morte. Pure la famosa Emergency è coinvolta fino al collo in questo sporco affare. ” ha trasformato i nostri fratelli e sorelle in giro per il mondo in soggetti degni di nota solo in quanto vittime. Li ha trasformati in soggetti non-pensanti, testimonial di una promozione di mercato a flusso continuo, proiettili verso la nostra coscienza. ha partecipato pertanto all’intossicazione eurocentrica che ci impedisce di ascoltare gli altri quando sono ancora protagonisti della loro storia, quando ancora hanno un margine di scelta, quando ancora hanno qualcosa da difendere oltre alla loro sopravvivenza, quando ancora sono qualcuno, quando ancora sono esseri umani. E in virtù della quale un migrante africano non ha diritto di parola se sta ancora in Libia con i piedi a terra. E’ un invisibile, un muto. Perchè non è lui che deve essere padrone del suo destino. Acquisisce diritto di parola quando si convince a gettarsi in mare. Quando l’unica cosa che può dire è -salvatemi-. e la si fa passare per l’unica cosa che ha da dire. Questo è un processo di de-politicizzazione dell’altro,…. altro che fratellanza. Gino Strada ha fatto anche questo”.
Con la guerra USA/NATO del 2011 viene demolito lo Stato libico.. Caduto Gheddafi, il modello Libia non ha più funzionato e il popolo è abbandonato nel caos.
Michelangelo Severgnini documenta minuziosamente quello che scrive con la possibilità di ascoltare i messaggi originali dei suoi interlocutori dalla Libia. Ha prodotto pure un docu-film, L’Urlo, appunto. Urla Severgnini, ma rimane inascoltato. E’ l’Urlo dei /00.000 e dei 43.000 detenuti in Libia, molti come schiavi, torturati, abusati, violentati. E’ l’urlo che si alza dalle profondità del mediterraneo a chiedere giustizia ( ? ) i e che s’infrange sulle coste che lacrimano sangue innocente.
Entrambi questi lavori, libro e film, apprezzati in varie occasioni, rimangono poi ignorati dalle istituzioni, che ne dovrebbero far tesoro ed agire di conseguenza, e dai cosiddetti mezzi di informazione, complici in una narrazione capovolta e bugiarda, omologati al servizio del dio denaro. Quando, invece, sia il libro che il film dovrebbero essere materia di studio nelle scuole e oggetto di diffusione capillare.
Mi scuso con l’autore per aver maltrattato il suo libro, ma un imperativo categorico mi spingeva a rendere conto, anche se in maniera molto riduttiva, di uno strumento che dovrebbe servire ai politici italiani da manuale, cioè leggerlo, studiarlo e agire secondo logica, non in base ad interessi più o meno occulti.
Intorno al problema dei cosiddetti “migranti” c’ù un giro vorticoso di soldi sporchi, che grida vendetta di fronte all’umanità intera. Continuare a nascondersi con ipocrisia è un delitto ulteriore imperdonabile.

La società capovolta

Sedotti e abbandonati

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