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Posts Tagged ‘cogito ergo sum’

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Da molti anni si fanno ricerche sulla capacità di pensare di esseri viventi non umani : nella flora e nella fauna , scienziati documentano con prove importanti che animali e piante hanno sensibilità che possono risalire, in qualche modo, ad una forma di pensiero. Ben vengano queste ricerche che aprono orizzonti sconfinati. Il fatto è che, però, contemporaneamente, secondo me, da molte parti si è impegnati ad atrofizzare la mente degli umani, togliendo loro proprio quella dote fondamentale qual è la  capacità di pensare e il guaio maggiore è che lo si fa in nome della cosiddetta scienza’ Ahimè che disastro ! Come insegna la storia, la scienza si fonda sul dubbio e proprio grazie a questo principio sono state fatte molte scoperte in tutti i campi dello scibile, della conoscenza, con sacrifici anche estremi di molti scienziati che per difendere le proprie cognizioni, suffragate da rigide documentazioni, sono andati incontro a torture e anche alla morte, vittime del misoneismo di maniera degli autocratici di turno, che rifiutano ogni innovazione in molti campi , arroccati in una specie di limbo dominante, dove tutto è immobile senza alternative. Senza qui voler riprendere i fatti del tribunale dell’Inquisizione con la caccia alle streghe e altre atrocità simili, dei quali la storia ha rendicontato successivamente, voglio adesso soffermarmi sui fatti recenti che hanno coinvolto me, come cittadina italiana, insieme a qualche altro per la verità, da tre anni abbondanti a questa parte. proprio da gennaio/febbraio 2020 quando il panico di un virus “sconosciuto” dilaga da nord a sud senza soluzione di continuità. Ricordo, mentre subivo abusi e  soprusi, che rimangono scolpiti in maniera indelebile nella mia memoria, ricordo i pareri di alcuni scienziati, che ponevano, sin da subito, un approccio al virus diverso, con cure personalizzate e tempestive. Aldilà del Professore Montagnier, già premio Nobel per la medicina, e del Prof messinese Giulio Tarro, che seguo da sempre per i suoi pareri scientifici, ci sono stati molti, moltissimi medici che hanno curato i propri pazienti, secondo il giuramento di Ippocrate, che devono pronunciare tutti i medici professionisti, con guarigioni eccellenti e mortalità zero anche di persone cosiddette fragili e anziane. Questi medici però sono stati oscurati dai mezzi di informazione di Stato e maltrattati da coloro che detenevano le leve del comando nazionale della sanità e della politica, le istituzioni preposte alla cura della “res pubblica”, l’hanno violentata in tutti modi . Dai tamponi, inutili e non attendibili, alle chiusure di scuole e uffici; dalle mascherine, che non filtrano il virus, ai banchi a rotelle, con uno sciupio di soldi pubblici incalcolabile. Per raggiungere l’apoteosi con i vaccini e il relativo “passaporto verde” e conseguente sospensione dal proprio quotidiano di chi si rifiutava di fare da cavia. Secondo racconti che abbiamo visto nei film, ma consideravamo surreali, fantastici, quando invece la realtà ha superato ogni pur fervida immaginazione. Case farmaceutiche, che hanno pagato fior di quattrini per danni causati da cosiddetti vaccini già sperimentati, quelli che vengono inoculati nell’infanzia, in men che non si dica hanno apparecchiato il tavolo con la pozione magica, da sperimentare “obbligatoriamente” e direttamente sui cittadini, che, per farsi iniettare il miracoloso siero, si devono dichiarare consapevoli-volontari sottoscrivendo una “liberatoria”. I privilegiati sarebbero stati coloro che avevano compiuto gli 80 anni e il prodotto doveva essere mantenuto alla temperatura di meno 80 gradi centigradi. Ben presto però, strada facendo, il siero acquista proprietà taumaturgiche e può, anzi deve, essere iniettato a tutti senza condizione nè di età nè di conservazione del prodotto. Chi si rifiuta è messo all’indice e gli vengono tolti i diritti fondamentali previsti dalla Costituzione come il diritto alla vita, alla libertà individuale, all’autodeterminazione, al lavoro, In nome, e con l’alibi, dell’emergenza lo Stato compie crimini indegni del vivere civile, calpestando diritti umani imprescindibili.

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Il popolo accetta, andando al suicidio perchè ormai è in anestesia totale, anzi in coma irreversibile e non riesce ad elaborare un minimo pensiero logico, ipnotizzato da tv e stampa, complici di affari loschi, perchè di questo si tratta : alla base delle decisioni politiche e sanitarie c’è un giro vorticoso di soldi sulla pelle di persone inermi., e  le conseguenze sono devastanti, ma nascoste dall’omertà istituzionale.
Evidentemente anche le procure italiane erano in coma, altrimenti non avrebbero permesso tante violenze e abusi su cittadini, che pagano le tasse regolarmente. Qualche sentenza, per la verità, in questi tre anni c’è stata a tutela della libertà individuale di qualcuno che non si è piegato ai soprusi, ma ha avuto valore limitato purtroppo e poca diffusione, poca risonanza mediatica.

E pure la Corte dei Conti, spesso vigile nelle spese istituzionali, non è intervenuta mentre le sostanze del popolo venivano sperperate in spese inutili e loschi affari.
In questi giorni vengono alla ribalta due notizie relative a questi misfatti statali : l’eventuale nomina di una Commissione d’inchiesta parlamentare e il rinvio a giudizio di diverse persone responsabili della tragedia nella bergamasca e dintorni.

Personalmente non so come e se  si  svilupperanno questi due percorsi, il mio disincanto mi porta a dubitare di risultati efficaci, anche perchè ancora l’omertà di Stato continua a nascondere la verità e a proporre rimedi miracolosi, che nulla hanno di scientifico. Sono state assassinate centinaia di migliaia di persone, perchè sono state vietate le cure appropriate, mentre politici e sanitari intascavano denari a iosa e mentre i mezzi di informazione si vendevano alla menzogna di stato, che elargiva somme considerevoli perchè venissero avvalorate. .

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Mi riferisco qui particolarmente ai vaccini, che, oltre alla superficialità con la quale sono stati inoculati a tappeto, senza alcun criterio logico-scienifico, hanno generato uno scandalo vergognoso, che nasconde gli effetti avversi, con tanti morti e tanti danni fisici e morali.Si tratta di un’ulteriore carneficina operata dalle Istituzioni, proprio quei presidi che dovrebbero tutelare la salute e il benessere del popolo..

Per nascondere i disastri sanitari e politici, i responsabili italiani implorano l’alibi dell’emergenza e la diffusione universale del virus; ma non è così. L’Italia,  ha guidato un disastro imitato anche in altri Paesi, sollecitati dalla considerazione nell’immaginario collettivo della sanità di eccellenza italiana , mentre le case farmaceutiche, propagandavano e distribuivano urbi et orbi  cosiddetti vaccini in cambio di  soldi pubblici.  Molte altre Nazioni, che hanno affrontato il virus in autonomia, hanno avuto molti meno decessi, per i quali l’Italia porta il record negativo, purtroppo.

Eppure bastava poco .

-curare i malati a casa tempestivamente con cure personalizzate e secondo il giuramento di Ippocrate

-tenere presente che un virus decade nei diciotto mesi circa dalla sua comparsa

-tenere ben presente che un vaccino, per essere valido ha bisogno di anni e anni di sperimentazione

-tenere presente, come insegnano i manuali di medicina, che durante le pandemia non si fa uso di vaccini, perchè, così facendo, si stimolano le formazioni di varianti

Completamente e perfettamente  l’opposto delle decisioni adottate in Italia.

Invece no : l’Italia offende e umilia la Carta Costituzionale, con abusi e soprusi di vera e propria tirannide, altro che democrazia.

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il saliscendi di Giufà

Checchè se ne dica io rimango della convinzione che la crisi che attanaglia l’Europa sia legata all’introduzione dell’euro. la scelta della moneta unica è stata approssimativa e penalizzante per alcuni paesi che si sono sacrificati pur di entrare a far parte del Grande Progetto. L’Italia è uno di questi: il nostro bel paese con vocazione suicida ha accettato una convertibilità da lira in euro assurda. E’ sotto gli occhi di tutti i cittadini cosiddetti normali, quelli che vivono il quotidiano che, mentre le somme che vengono percepite da un’attività dipendente, che riguarda la maggior parte degli italiani, viene calcolata tuttora, dopo oltre un decennio, nelle vecchie lire, gli importi  che escono per la vita di tutti i giorni, comprese imposte e tasse, vengono calcolati nella nuova moneta europea. All’errore iniziale si è aggiunto l’allegria euforica, o per meglio dire la cecità totale della classe politica di non provvedere a controlli indispensabili sui prezzi, ma qui il discorso è inutile perchè sono state proprio le istituzioni ad “approfittare”  imponendo balzelli proibitivi.

Certo l’analisi della cosiddetta crisi non è così semplice; secondo me la società moderna industriale  ha assunto come sistema di sviluppo l’asse produzione-consumo per cui bisogna produrre beni che devono essere consumati per mantenere il  livello di produzione. Di  questo sistema fanno parte anche il mercato del lavoro e quello speculativo finanziario, per cui quando scoppia il bubbone saltano i livelli di ocuupazione -disoccupazione e le borse azionarie impazziscono spingendo i paesi ad economia più forte, come la Germania per esempio, a fare il bello e il brutto tempo, mentre l’Italia si adatta ad assumere un ruolo di satellite servile e ossequioso agli altrui diktat.

Facendo un’analisi più antropologica, io penso che l’uomo moderno abbia perduto di vista il significato della propria esistenza, cioè l’esigenza, il bisogno, di condurre una vita dignitosa nel rispetto e nella cura di se stesso e dei suoi affetti, e si sia dedicato al culto delle cose,  per cui ci siamo ritrovati in una società senza soggetti, nella quale l’individuo, assediato dal terrorismo dei mass media, si   preoccupa del saliscendi dello spread e trascura le meraviglie, lo stupore  del suo mondo interiore e dell’ altrove a lui prossimo, costituito di natura ed esseri viventi.

Avere l’armadio pieno di vestiti e non sapere cosa indossare, avere centinaia di scarpe tanto da doversi  procurare una casa attrezzata allo scopo, accumulare ricchezze infinite, frequentare suite da migliaia e migliaia di euro a notte e poi mettersi a posto la coscienza facendo beneficenza o urlando contro tutto e contro il nulla.

E poi, ancora, combattere tutti i giorni contro uno Stato che viene percepito come una controparte dalla quale doversi difendere, quando esso, lo Stato, dovrebbe essere la massima espressione del cittadino: il più grave insulto che si debba sostenere qui e ora.

E il cittadino  sta a guardare, incapace di reagire, impotente, come l’Ulisse di Joyce, preferisce fare da spettatore, senza infamia e senza dolo.

Io non sono nichilista e spero, credo che la cultura possa essere la chiave di volta per liberarci dalla zavorra che ci carica di pesi insostenibili, e per farci  percepire la luce dei frammenti, dei particolari, delle sfumature di un universo pieno di energia, di quell’universo del quale l’uomo è parte integrante, soggetto attivo.

Viene così fuori l’Ulisse di Dante, trasgressivo e operoso, avido di conoscere e industrioso, protagonista del proprio destino, promto a fronteggiare qualsiasi pericolo, disposto ad affrontare rischi e imprevisti fidando nelle forze proprie e del suoi intimi.

In questo contesto, dunque, bisognerebbe rivedere proprio lo stile di vita e, invece di rincorrere lo spread e le oscillazioni di borsa, pensare in maniera più “elementare” all’uomo e ai suoi bisogni primari. Alcuni in questo senso parlano di decrescita; a me questo termine non piace perchè è negativo; e comincio proprio dalla parola “crisi” : questo termine, così abusato in questo periodo, viene dal greco Krisis/krino  e significa separare, giudicare, valutare, scegliere; significato positivo, dunque, per un nuovo autentico sviluppo, che può significare un ridimensionamento radicale dei canoni di vita imposti da distorsioni e speculazioni economiche, finanziarie e di mezzi di informazione superficiali e inadeguati, incapaci di cogliere i veri bisogni dell’uomo.

L’individuo attuale preferisce mimetizzarsi nella società quasi pauroso di affermare la propria identità, ignorando quanto ci hanno detto molti saggi, tra i quali

Socrate : Γνῶθι σεαυτόν, gnôthi seautón;

San Paolo: E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente;

Sant’Agostino: in te ipsum redi;

Cartesio: cogito ero sum;

I have a dream: Martin Luther King;

conosci te stesso, quindi, per cogliere l’anima dell’universo, per strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza, tenendo sempre presente che i nostri sogni camminano sulle nostre gambe.

A corredo degli stimoli filosofico-sociali, come chiaro esempio di come si possa diventare ed essere liberi come individui e come paese si erge la maestosa figura di Gandhi, modello attuale per una economia che faccia leva sulle risorse endogene, sia umane che materiali, del territorio di appartenenza per rivendicare con forza, coraggio e orgoglio la propria identità, senza se e senza ma. E per quanto riguardo l’immediato credo proprio che dovremmo avere il coraggio di riprenderci la nostra cara lira.

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