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Archive for novembre 2017

Il tutto è il falso  ( Minima Moralia di Thodor Adorno)

 

 

 

E’ iniziata, dunque, la stagione delle “finzioni” di Canale 5, precedute, come si conviene in questi casi,  da anticipazioni e pubblicità martellanti. Mi riferisco qui a Le tre rose di Eva (4 ) e a Rosy Abate, ( la Serie- 9 stagione ) che riunisco nel commentare perchè entrambe le serie hanno in comune alcuni aspetti fondamentali nelle rispettive storie. Le protagoniste, Eva e Rosy sono immortali , anche dopo morte, anche dopo i funerali riappaiono e tornano in scena più forti e decise  che mai, spinte, sollecitate, armate, questa volta, dall’amore materno. Filo conduttore delle due storie è, infatti, il recupero del rapporto con i propri figli, per il quale le due eroine sono disposte a tutto. Aurora, resuscitata a furor di popolo, combatte sia per la bimba, la piccola Eva, e sia  per difendere i vigneti di famiglia, tra mille intrighi passionali ed economici in una storia tutta italiana. Rosy, che aveva cercato l’anonimato per rifarsi una vita normale sotto il nome di Claudia, ritorna sulla scena per amore del suo piccolo Leonardo, per la cui morte era uscita di senno, che invece è vivo; e per ritrovare il figlio non esita a rituffarsi in traffici internazionali di droga cedendo al ricatto di mafiosi e sacrificando con estrema spregiudicatezza  nel sangue l’ amore genuino e pulito di Francesco, l’uomo che l’aveva conosciuta come Claudia e con lei avrebbe voluto metter su famiglia.

 

 

Personalmente non amo i “seguiti”, le continuazioni. Nell’immaginario collettivo attuale però queste storie, come tante altre che si svolgono sul piccolo, e anche sul grande, schermo, rappresentano un fatto di costume e spesso lo spettatore è portato ad interagire , quasi potesse interferire con i comportamenti dei personaggi della finzione. D’altra parte, è pure vero che spesso queste storie raccontano spaccati di realtà, che emergono a stento e con estrema difficoltà dalle cronache del quotidiano e forse è proprio questo che spiega il successo di Eva e Rosy apprezzate e richieste  in molti paesi esteri.

Quand’ero ragazza, negli anni del collegio,  molte mie coetanee leggevano di nascosto le storie fumettose di Grand Hotel e Bolero, due riviste specializzate nel genere dei fotoromanzi, che poi diventavano, le vicende appunto,argomento di conversazione e pettegolezzo nella vita reale. Non partecipavo mai a questa giostra perchè quel genere di narrazione non ha mai attirato la mia pur infinita curiosità, e i miei interessi erano altrove. Oggi alla carta stampata si è sostituito il video, che ha amplificato la risonanza della narrazione coinvolgendo intere generazioni. Capita, così, sovente, che i personaggi diventino eroi, modelli da imitare, da emulare nel bene e nel male, ragion per cui per raggiungere il proprio scopo si è pronti a sacrificare e a rinnegare molti valori di riferimento nei quali ci si era formati e che si consideravano punti saldi di comportamento del proprio vissuto.

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