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Posts Tagged ‘Nietzsche’

 

“Il mare è tutto: non per nulla copre i sette decimi del globo. Ha un’aria pura e sana, è il deserto immenso dove l’uomo non è mai solo, perché sente la vita fremergli accanto. Il mare è il veicolo di un’esistenza soprannaturale e prodigiosa, è movimento ed amore, è l’infinito vivente “ jules Verne

 

“Era proprio nello Stromboli che Eolo teneva incatenati “luctantes ventos tempestatesque sonoras”. Senza dubbio, ai tempi del cantore di Enea, e quando Stromboli si chiamava Strongyle, l’isola non era ancora nota per quello che è, e stava preparando nelle sue cavità quelle periodiche e infuocate eruzioni che ne fanno il vulcano più gentile della terra.” Alexandre Dumas

 

Mimma Suraci-Nata in uno dei luoghi più belli  del mondo, Santo Stefano in Aspromonte, nel cuore dell’Appennino omonimo. Piccola di statura , graziosa come una bambolina di biscuit, con  un visetto rotondo sempre sorridente , dotata di ironia sottile e mai volgare, aggiornata di attualità, che segue con saggezza e un certo disincanto grazie all’esperienza del suo vissuto. Una donna dai modi raffinati e gentili. Abilissima maestra nei complicati e difficili lavori  femminili, dopo aver girato in lungo e largo  Calabria e Sicilia collaborando con la sorella insegnante, si ritrova per amore in quel di Stromboli, l’isola vulcanica per eccellenza : e qui  scoppia la grande empatia e ben presto Rosetta si sente isolana tra gli isolani, uniti da quella complicità indescrivibile, caratteristica propria dell’isola, che fa sentire tutti come un unico corpo tra cielo e mare, inattaccabili e superiori con umiltà a tutto il resto del mondo, con “iddu”, il gigante brontolone, come guardiano , che protegge e rassicura. Soggiorna per lavoro nell’asilo dell’ isola per circa 10 anni intorno ai mitici anni sessanta ; si conoscono tutti le poche centinaia di abitanti indigeni e le due sorelle sono stimate e apprezzate per l’impegno e la cura con cui svolgono il loro lavoro.

 

Tra i loro amici c’è una coppia con la quale si instaura una relazione più stretta e ci si scambiano visite e soggiorni nei periodi di vacanza facendo così nascere una specie di gemellaggio tra le due famiglie e tra i due luoghi: l’Aspromonte e lo Stromboli, quest’isola magica che svetta in mezzo al mare, la cui visione si ammira anche dalle colline e dai monti calabresi : un vero spettacolo naturale unico al mondo, che dall’alba al tramonto incanta e affascina in tutte le stagioni  con suggestioni di colori e profumi inebrianti che mandano in estasi. Passano gli anni e purtroppo l’amica di Stromboli si ammala e viene a mancare prematuramente.

 

Per quegli strani casi della vita inspiegabili dopo qualche decennio, l’amicizia si suggella con il matrimonio tra Bartolo e Rosetta : un amore pulito, maturo, sincero, fedele. Un incanto incastonato in un luogo fatato, dove cielo e mare si confondono in un’unica sinfonia, per certi versi anch’ esso luogo aspro e nel contempo dolce, accogliente, mai nemico. Un incanto, dunque, l’isola di Stromboli, celebrata e cantata in diverse lingue : da Jules Verne a Nietzsche, da Dumas a Jon Bilbao, solo per fare qualche nome; e poi Rossellini, Moretti e tanti tanti altri. L’apparenza fragile e minuta di Rosetta nasconde una grande forza e determinazione come testimonia il fatto che, quando il marito viene a mancare, lei decide di restare, da sola, a Stromboli, il luogo del quale aveva compreso l’anima, in un rapporto di empatia profondo e indistruttibile. Nonostante i numerosi nipoti la sollecitino spesso a spostarsi presso di loro sulla terra ferma, lei no, ormai si sente parte integrante del luogo che ha parlato alla sua anima con il linguaggio che James Hillman chiama “anima mundi”, che narra la bellezza e il bene della natura.

Io non so, e nessun medico potrà mai dirlo, se le violente e gigantesche esplosioni dell’agosto scorso abbiano minato in qualche modo il  fisico minuto e sofferente di Rosetta; certo è che lei non ha mai avuto paura, iddu invece le dà sempre un senso di protezione, come fosse il suo angelo custode. Sarà stato solo per caso, dunque, che dopo alcuni giorni dall’esplosione più forte, Rosetta si sente male e si accascia a terra in casa. Saranno i vicini a soccorrerla e dopo aver ricevuto le cure necessarie nel continente, circondata dagli affetti a lei più cari, è voluta tornare a riposare per sempre ai piedi di “iddu”, accanto al suo amore. Una bella persona e una bella vita da raccontare come fosse un bel  film d’amicizia e d’amore tra i luoghi della bellezza.

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